Una nuova introduzione alla filologia dantesca

[Il 29 aprile esce la mia Filologia dantesca. Un’introduzione (Carocci). Questa è la Premessa]



Lo studio della tradizione delle opere di Dante e dei loro aspetti filologici è di importanza cruciale per la storia della critica del testo, poiché analizzare i problemi posti dall’edizione delle opere dantesche e comprendere il modo in cui sono stati risolti dai diversi editori antichi e moderni consente di ripercorrere gran parte delle principali questioni metodologiche della filologia applicata ai testi sia latini (De vulgari eloquentia, Monarchia, Epistole, Egloghe e Questio de aqua et terra) sia volgari (Rime, Vita nova, Fiore e Detto d’Amore, Convivio, Commedia). Ed è estremamente rilevante anche per la storia della tradizione testuale italiana, perché la circolazione manoscritta e a stampa del corpus delle opere dantesche costituisce un capitolo fondamentale di storia culturale tra Medioevo ed Età moderna.

La tradizione delle opere di Dante rappresenta infatti un caso di studio particolarmente significativo per ampiezza (in massima parte della Commedia e delle Rime), per distribuzione geografica dei contesti di produzione e di diffusione, per tipologia delle tradizioni delle diverse opere e per varietà dei problemi di natura ecdotica.

Il libro è diviso in tre capitoli. Il cap. I (Caratteri fondamentali) contiene una descrizione sintetica della tradizione di ciascuna opera. In questo capitolo è dedicato uno spazio relativamente ampio ad alcune opere minori di cui si tratta solo brevemente nei successivi. Il cap. II (Storia della tradizione) traccia per grandi nuclei un profilo storico-geografico della tradizione. Nel cap. IIII (Critica del testo e prassi editoriale) si illustrano alcuni degli elementi basilari del metodo filologico applicati alle opere di Dante e si affrontano i principali problemi posti da ciascuna. Segue una Cronologia essenziale che intreccia eventi biografici, datazione delle opere e attestazioni manoscritte e documentarie. La Bibliografia è divisa in due parti: nella prima sono elencate, opera per opera, le principali edizioni, indicate con il nome del curatore o con una sigla nel caso delle opere complete; nella seconda parte gli studi citati nel volume.

Questo libro non intende proporsi come una sintesi completa dello stato attuale degli studi danteschi: è pensato per studenti universitari che conoscano i fondamenti della letteratura italiana dei primi secoli e che possiedano elementari cognizioni di metodi e modelli della filologia italiana e romanza; ma è rivolto anche, più in generale, a chi intenda avere a disposizione una guida allo studio della tradizione delle opere dantesche.