C’è chi crede che esistano una mente scientifica (come quella di Newton e Galileo) e una mente letteraria (come quella di Dante). E c’è chi crede che oggi, a scuola e nella cultura condivisa, ci sia bisogno di più Galileo e di meno Dante. Ma tra Dante e Galileo non dovrebbe esserci conflitto. C’è solo se allo studio della storia e alle argomentazioni razionali si sostituiscono gli aneddoti e il paradosso e se il gusto della provocazione conta più della soluzione dei problemi.

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